«Dimmi Chi Sono» dà voce ai rifugiati di quel campo, che non raccontano a parole il loro passato ma lo cantano e lo danzano. Il documentario infatti non utilizza una didascalica successione di «teste parlanti» ma predilige l’inusuale forma di comunicazione basata sull’ironia dei linguaggi per raccontare un tema drammatico come, ad esempio, la perdita...