Dopo “Tony Manero” (2008) e “Post mortem” (2010), l’ideale trilogia sulla dittatura di Pinochet di Pablo Larrain si chiude con uno strepitoso inno alla libertà e, soprattutto all’intelligenza. Le parti più oscure del potere erano già state esplorate con straordinaria lucidità dal regista nei due film precedenti: dalla morte di Allende vista attraverso le stanze...