«Dimmi Chi Sono» dà voce ai rifugiati di quel campo, che non raccontano a parole il loro passato ma lo cantano e lo danzano. Il documentario infatti non utilizza una didascalica successione di «teste parlanti» ma predilige l’inusuale forma di comunicazione basata sull’ironia dei linguaggi per raccontare un tema drammatico come, ad esempio, la perdita...
«Lo confesso, fin da bambina volevo fortemente impegnarmi in questo mondo e fare l’attrice era sempre il sogno più bello; anche se non faccio fatica ad ammettere di essere vissuta in un contesto familiare privilegiato. Dopo la scuola raggiungevo i miei genitori sui vari set, mi sedevo e facevo i compiti mentre attorno a me...
«Una stagione di libertà - Storia della repubblica partigiana delle Valli di Lanzo» ricostruisce questa vicenda con testimonianze e documentazioni storiche; ma la forza del racconto, come capita spesso, non sta tanto nella narrazione dei grandi avvenimenti, quanto nella memoria minima dei singoli protagonisti. giovedì ore 21,00, ingresso gratuito, al Circolo Amici del Cels, Frazione...
(...) quegli abiti unici e senza sbavature che il suo personaggio confeziona, uno dopo l’altro, costituiscono la metafora dei ruoli di un attore votato, da sempre, a un perfezionismo formale al limite dell’ossessione.
Stasera al Blah Blah To-Horror riproporrà «Offensive» di Jon Ford, il film vincitore della scorsa stagione: occasione per chiudere l’annata, e per lanciare programma e campagna crowdfunding 2018.
David Hemmings incarna alla perfezione l’uomo della modernità, così superbo da perdere di vista la complessità della sua dimensione; e in quest’ottica, anche la partita a tennis dell’ultima sequenza, giocata da mimi senza racchette, assume il significato di una presa di coscienza di straordinario valore espressivo
Emil Jannings fu probabilmente uno degli attori più straordinari che il cinema abbia mai incontrato. Maschera perfetta dell’Espressionismo, lavorò per Friedrich W. Murnau e Paul Leni, per poi comporre un sodalizio di successo con Ernst Lubitsch.
Satyajit Ray non era solo un grande regista: rappresentava l’anima stessa di una nazione, pur estesa ed eterogenea, come l’India.
Nemec fu tra i primi a scendere in strada in quello storico agosto del 1968 e lo fece con l’arma più potente a sua disposizione: la sua macchina da presa...
Nel film del tedesco Lutz Gregor la musica fa da collante ideale a una storia di formazione e condivisione; unità e affrancamento. Il “male”, così come per tutto il continente africano, potrà essere scacciato soltanto quando il popolo si muoverà unito, si dice apertamente nel documentario. Prim’ancora che diventare libero, è dunque necessaria unità di...
(...) Mi piace pensare che Martin Scorsese, co-finanziatore del film con il suo fondo per autori emergenti, nonché autore de “Il mio viaggio in Italia”, vero atto d’amore per il cinema italiano, se ne sia innamorato anche per via di quel cavallo grigio che in alcuni dei momenti topici del racconto appare come una visione.......
(...) Grazie a lei, ricorderemo ancora per anni la differenza tra noi e voi. Quella distanza impercettibile ma siderale tra il piede di Acquah e quello di Mandzukic; tra il gomito di Pasquale Bruno e la mandibola di Pierluigi Casiraghi. Ma anche tra il palo-fuori di Comi e il palo-dentro di Rush in quel bizzarro...